- Geom. Michele Zecchino
- Isolamento termico
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Come eliminare l’umidità di risalita? Questa è una delle domande più frequenti quando si parla di isolamento termico e confort abitativo. Spesso diamo per scontato che ogni fenomeno legato all’umidità sia uguale agli altri ma non è così, infatti ne esistono di diversi tipi e in questa guida ti spiegheremo come prevenirla ed eliminarla definitivamente.
Uno tra i fenomeni più pericolosi che possono verificarsi all’interno della propria abitazione è appunto la presenza di umidità di risalita. Questo tipo di fenomeno, infatti, va ad intaccare rovinosamente le mura e, se non si agisce il prima possibile, rischia di portare queste a marcire prima dall’interno e successivamente dall’esterno. Data la pericolosità di questo fenomeno, andiamo a conoscere meglio l’umidità di risalita e soprattutto come porre rimedio a questo problema. Cominciamo!
- Umidità di risalita: cos’è e come si forma?
- Come riconoscere la presenza di umidità di risalita?
- Effetti dell’umidità di risalita
- Eliminare l’umidità di risalita con l’isolamento termico: soluzione e prevenzione
- Installare i pannelli contro l’umidità di risalita: il procedimento corretto
- Mettere definitivamente KO l’umidità di risalita in 6 passi, ecco come!
Umidità di risalita: cos’è e come si forma?
Con il nome umidità di risalita s’intende quel fenomeno di umido che intacca i muri che non sono impermeabilizzati dai problemi dati dalle acque piovane e dall’innalzamento della falda acquifera, ma non solo: questo tipo di umido potrebbe essere causato anche da problemi accidentali come ad esempio la rottura di una tubatura.
L’umidità di risalita principalmente è causata dal passaggio dell’acqua dal terreno sino ai pavimenti e alle mura, per questo motivo di solito le zone più colpite sono cantine, tavernette e i piano terra. Questo tipo di umidità viene dunque provocata dalla presenza di acqua che risale sui muri e trasporta con sé dei cristalli di sali minerali che sono responsabili poi dei danni estetici sul muro.
Le vecchie case sono quelle più soggette a questo tipo di umidità in quanto in passato non si aveva l’accortezza di creare dei muri impermeabilizzati in grado di isolare dal freddo l’abitazione, ma si pensava esclusivamente alla costruzione della casa. Le case nuove, invece, sono meno soggette a questo fenomeno soprattutto se è stato fatto un corretto lavoro di isolamento termico delle varie stanze dell’immobile.
Come riconoscere la presenza di umidità di risalita?
Ecco alcuni sintomi che dovrebbero farci pensare alla presenza di umidità:
- Muffa: questa si forma nella zona bassa delle pareti e il colore tende di solito al giallo e al verde, sia la forma sia il colore sono diversi dalla muffa che invece si presenta sul soffitto (di solito di colore nero e puntinata)
- Sbriciolamento e distacco dell’intonaco: a causa dei sali dell’acqua che si cristallizzano, l’intonaco inizia a gonfiarsi e infine a staccarsi
- Problemi a pavimenti, mobili e pareti: quando il fenomeno continua ad agire, il pavimento e i mobili tendono ad essere umidi e di conseguenza si deteriorano facilmente
E’ bene tener presente che questo tipo di umidità purtroppo, non sempre manifesta subito queste problematiche, questo perché l’acqua che risale agisce prima all’interno delle mura e solo dopo mesi o addirittura anni si iniziano a vedere macchie di muffa sul muro.
2 Cose da NON fare se ti accorgi di avere problemi di umidità di risalita!
- Cambiare gli intonaci con materiali più porosi;
- Nascondere il problema con prodotti che vanno solo ad eliminare momentaneamente l’umidità, senza però agire correttamente all’interno dei muri, come spray o rimedi palliativi;
Effetti dell’umidità di risalita
Prima di andare a vedere nel dettaglio quali sono le soluzioni migliori per l’umidità di risalita, è necessario soffermarci su quali siano i danni che questa comporta sui muri e che cosa succede se non la si ferma in tempo in modo corretto.
Uno dei danni più conosciuti dati da questo tipo di infiltrazione umida è dato dal disfacimento dei laterizi, delle malte e dell’intonaco che costituiscono il muro. Quando i laterizi e l’intonaco si disfano, non solo si ha un problema estetico ma la casa diventa anche più fredda d’inverno e calda d’estate, questo perché si compromette l’isolamento termico della casa.
Quando l’umidità si annida all’interno delle mura sia nel periodo invernale sia durante quello estivo (magari a causa del caldo che accumulano i muri) inizia ad evaporare creando così condensa all’interno della stanza. In questo modo, non solo l’ambiente e l’aria che si respira diventa umida ma nel tempo il deposito della condensa sulle mura porta alla formazione della muffa e ad una conseguente diminuzione della salubrità dell’aria.
Problemi strutturali causati dall’umidità di risalita
- macchie e aloni di umido
- scrostamento della pittura
- rigonfiamento e distacco dell’intonaco
- presenza di muffa
- efflorescenza dei sali contenuti nell’acqua
I danni dell’umidità di risalita sono dati non solo da problemi strutturali ed estetici ma anche economici. Infatti, quando si denotano dei problemi di umidità sui muri aumenta la dispersione di calore con un conseguente maggiore consumo di gas o elettricità per il riscaldamento degli ambienti, danneggiando anche i mobili presenti negli ambienti.
Oltre ai danni economici e strutturali ci sono anche i cosiddetti danni statici, quest’ultimi comportano un indebolimento delle mura e il loro successivo degrado. Questi problemi sono dovuti a tutti i sali minerali che sono presenti nel terreno, che vengono disciolti dall’acqua e risalgono poi all’interno dei muri soggetti all’umidità di risalita.
Il processo di risalita in fase iniziale non arriva di solito ai soffitti, ma colpisce il muro sino a una certa altezza (di solito la metà). La zona in cui si esprime maggiormente l’umidità è chiamata zona di bagnasciuga o di evaporazione.
Eliminare l’umidità di risalita con l’isolamento termico: soluzione e prevenzione
Per prevenire l’umidità di risalita la prima cosa da fare è un intervento al di sotto del pavimento con un massetto e delle guaine specifiche, oltre che delle pompe che facciano fuoriuscire correttamente l’acqua in eccesso al di sotto della casa. Questo intervento però da solo non basta, per prevenire correttamente l’umidità di risalita è necessario fare un lavoro mediate isolamento termico.
Pompa di sollevamento acqua per eliminare i liquidi al di sotto dell’abitazione
Una soluzione o un’azione preventiva per riuscire ad eliminare l’acqua in eccesso che risale dalla falda acquifera è la pompa di sollevamento per l’acqua. La pompa di sollevamento è un dispositivo che permette di eliminare l’acqua in eccesso che si trova al di sotto della casa e portarla a fuoriuscire in un apposito pozzetto o cisterna.
Di solito nei piani interrati come garage e cantine questo lavoro dovrebbe essere effettuato prima di andare a costruire l’immobile. Se ciò non avviene, allora bisogna cercare di superare questa problematica attraverso l’uso di elettropompe che riescano a tirare correttamente l’acqua in eccesso che si va a creare nella zona sottostante della casa e che tende a rifluire al di sotto della pavimentazione e che successivamente raggiunge anche le mura andando così a creare l’umidità di risalita.
L’installazione delle pompe di sollevamento acqua o sommerse, sono molto utili nel momento in cui ci sono alluvioni, forti piogge e fenomeni atmosferici che portano l’aumento della falda acquifera sottostante. Installare una pompa non è un lavoro semplice, quindi è necessario affidarsi a un professionista che possa effettuare l’intervento in modo ottimale. Infatti, solo un professionista è in grado di valutare la pressione della pompa, l’altezza di mandata, il tipo d’acqua e il sistema idoneo per far fluire correttamente l’acqua al di sotto dell’abitazione.
Leggi Anche: ELIMINARE LA MUFFA DAI MURI CON I PANNELLI ISOLANTI
Installare i pannelli contro l’umidità di risalita: il procedimento corretto
Quando l’umidità di risalita ha purtroppo già rovinato le mura è necessario effettuare diversi lavori per rendere nuovamente le mura pulite, asciutte e anche libere dall’eventuale muffa. Prima di fare l’isolamento termico delle pareti, se si sono avuti problemi di umidità di risalita è necessario andare a ripristinare il muro eliminando i problemi che si trovano all’interno e che hanno portato alla degradazione dell’intonaco e della pittura.
Dunque, prima di attivarti per effettuare un corretto isolamento termico è necessario andare ad eliminare tutte quelle parti di intonaco che si sono degradate. Eliminato l’intonaco e la pittura rovinati devi procedere a ricostituire il muro in modo corretto, quindi avrai bisogno innanzitutto dell’aggrappante.
Questo prodotto serve a far attaccare al meglio l’intonaco. Scegli un intonaco alcalino e termoresistente in questo modo il muro preserverà la sua salute e difficilmente darà nuovamente problemi con la muffa.
Una volta che avrai rifatto l’intonaco, puoi scegliere di applicare anche una pittura antimuffa sempre alcalina, che permetta di allontanare al meglio l’umidità sia di condensa sia di risalita.
Dopo che avrai ripristinato correttamente lo stato delle mura, allora potrai procedere all’isolamento termico dell’abitazione e contrastare così l’umidità in modo definitivo e duraturo.
Per effettuare un corretto isolamento devi scegliere un prodotto naturale che riesca ad allontanare al meglio l’umidità. Tra i pannelli migliori ci sono quelli in sughero, questo infatti è un isolante che permette di trattenere l’umidità senza però che questa venga rilasciata successivamente all’interno del muro. Dato che andremo a ricreare una contro-parete per eliminare l’umidità di risalita, il consiglio è di acquistare dei pannelli pre-accoppiati come quelli reperibili nel nostro store che prevedono un pannello di cartongesso unito a un pannello isolante di sughero.
Per comprare il giusto numero di pannelli accoppiati di sughero e cartongesso, ricordati di prendere le misure delle pareti che devi andare a ricostruire, una volta prese le misure allora potrai procedere all’acquisto e naturalmente allo svolgimento del lavoro di isolamento termico.
Occhio però, non dimenticare che oltre ai pannelli accoppiati in sughero e cartongesso è necessario prendere anche il necessario per fissarli al muro. Quindi avrai la necessità di guide in alluminio, oltre alle guide dritte ed avrai bisogno anche di quelle angolari per la congiuntura delle pareti. Infine avrai bisogno anche di viti, tasselli di fissaggio, scotch di carta, pittura antimuffa alcalina e di un intonaco sottile bianco e sempre alcalino. Non temere: se hai bisogno di consigli o indicazioni, il nostro team di esperti è a disposizione per consigliarti al meglio sul prodotto più adatto alle tue esigenze e sul suo montaggio in modo completamente gratuito.
Leggi Anche: CONDENSA IN CASA: COME ELIMINARLA DEFINITIVAMENTE
Umidità di risalita, rimedi in 6 passi
- Inizia a creare la struttura con le guide in alluminio queste vanno fissate in altezza e tutt’intorno alle pareti, e poi in orizzontale per creare una struttura completa e resistente, ricorda di montare il tutto lasciando circa un centimetro di spazio dal muro. Una volta che le guide saranno fissate correttamente grazie anche all’uso delle viti per le guide in alluminio, puoi procedere all’inserimento dei panelli
- I pannelli devono essere posti all’interno delle guide in alluminio, questi vanno montati dal basso verso l’alto, per ottenere una buona stabilità dovrai utilizzare anche dei tasselli per il fissaggio del cappotto interno e dei materiali isolanti. Naturalmente la fascia di sughero va verso l’interno, mentre la zona in cartongesso sarà rivolta all’esterno
- Fissati tutti i pannelli di cartongesso, controlla che non ci siano spazi, se invece trovi dei “buchi” tra un pannello e l’altro, puoi usare delle garze e della calce per riuscire a rendere il muro in cartongesso più omogeneo
- Una volta ottenute delle mura omogenee devi iniziare a fare l’intonaco, prima di applicarlo però è consigliabile porre delle reti portaintanco per rendere la struttura più lineare
- Dopo aver fissato le reti porta intonaco, puoi iniziare a impastare e poi applicare sul cartongesso uno strato d’intonaco sottile, traspirante, alcanino e di colore bianco
- Infine, dopo che l’intonaco sarà asciugato correttamente sarà possibile completare il lavoro con una pittura traspirante e antimuffa
Tutto questo lavoro, una volta fatto nelle zone o meglio nelle stanze colpite dall’umidità di risalita, non permette solo di ottenere una casa meno umida e libera dalle problematiche illustrate, ma anche più calda d’inverno e fresca d’estate.
Come abbiamo detto in precedenza infatti, l’umidità di risalita è un problema che comporta un degradamento delle mura ed un danneggiamento dell’isolamento delle stanze e dell’intera abitazione. Quando si subisce questo danno, la casa diventa più umida e fredda e di conseguenza si spende di più per riuscire a riscaldare o rinfrescare l’abitazione.
Grazie all’isolamento termico nelle stanze colpite dall’umidità riuscirai invece a ottenere un ambiente dalla temperatura stabile, quindi non avrai bisogno di spendere eccessivamente per riscaldarla oppure per rinfrescare l’ambiente durante l’intero corso dell’anno.
Speriamo che questa guida ti sia stata utile e per qualsiasi dubbio o domanda in merito non esitare a contattarci, ti offriremo un’assistenza telefonica professionale e gratuita.
Scritto da:
Geom. Michele Zecchino – Specialista in sistemi per l’isolamento delle strutture abitative
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